Rosé, anche i vigneti fanno boom

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In Francia il rosé tira come un forsennato. I consumi interni di vino rosato hanno ormai raggiunto il 33 per cento del totale, bissando i bianchi. Insomma, una bottiglia di vino su tre tra quelle bevute dai francesi è di vino rosato. Clamoroso.
Ovviamente, a far la parte del leone è la Provenza, grande patria dei vini in rosa. Da quelle parti, il successo del rosé trascina in alto anche le quotazioni dei vigneti. Leggo su La Revue du Vin de France che il boom dei rosé provenzali sta attraendo gli investitori. Viene portato l’esempio di un cru classé della Provenza – nell’articolo non si dice il nome, ma si spiega che si tratta di 53 ettari di vigne a 25 chilometri dal mare – che è stato acquistato nel 2002 per 27 milioni di franchi, pari a 4,97 milioni di euro d’oggi, per il quale il proprietario ha appena rifiutato un’offerta di 35 milioni di euro, ritenendola insufficiente.
Evvai! Belle notizie per chi ha passione per il rosé. Con un’avvertenza: il vino in rosa è una cosa seria, e dunque pregasi accantonare le tentazioni modaiole, per favore. Serve identità. Come in Provenza, appunto.

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