L’arancia e il vino dolce

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Opperbacco, non si finisce mai di imparare. Magari di imparare a superare i luoghi comuni, i pregiudizi, i preconcetti, il nozionismo. Ci siamo capiti. Perché per esempio io sono tra quelli che hanno sempre qualche grosso dubbio quando si tratta di associare un vino ad un piatto nel quale si avverta la presenza degli agrumi. Mica facile, proprio no. Acidità, amaro: gli agrumi devastano spesso i vini.
Eppure Olivier Poussier, miglior sommelier del mondo nel 2000, su La Revue du Vin de France propone un abbinamento che voglio assolutamente provare. Dice dell’arancia sanguinella, della sua dolcezza, ma anche dell’amaro della buccia, appunto. Dice poi che la famosa anatra all’arancia viene spesso abbinata, sbagliando, con dei rossi. Invece lui è convinto che quel piatto si presti ad un “formidable” abbinamento con un bianco dolce o addirittura liquoroso. Un Sauternes, per esempio. Perché il suo zucchero accompagna a meraviglia il sapore degli agrumi confit del piatto, e la dolcezza si oppone all’amaro delle zeste d’arancia.
Ho proprio in mente che abbia ragione. Provare, bisogna provare.

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