Tipicamente Petite Arvine, tipicamente svizzero

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Non sono vini di facile accesso quelli prodotti nel Valais (o Vallese in italiano). Spesso di tratta di piccole produzioni e questo ne limita la diffusione. Poi c’è lo scoglio del prezzo: il costo di produzione in Svizzera non è esattamente il più basso che ci sia, e ci aggiungo che in questa regione montana servono molte ore di lavoro manuale per arrivare alla bottiglia.

Nella mia esperienza la petite arvine è l’uva bianca di maggior carattere e dà vita a vini che nel giro di qualche anno sono in grado di proporre uno spettro aromatico molto interessante. Purché le uve siano raccolte alla giusta maturità, altrimenti avremo dei vini taglienti ed aciduli, privi di interesse. Questa cuvée targata Château Lichten è prodotta da una cantina di non piccolissime dimensioni, ma che lavora con molto giudizio. Il colore ha dei bei riflessi verdognoli. Il naso si segnala per le note evolute come ci si aspetta da una bottiglia che ha già oltre quindici anni di carriera. Siamo nel territorio delle erbe alpine, accompagnate da cera d’api, spezie, curcuma in particolare, tartufo bianco e un frutto maturo. In realtà bevendolo ci si accorge che non ha una grande concentrazione e forse è proprio questo tratto che lo ha aiutato a restare a galla senza cadere nell’ossidazione o nel frutto stramaturo. È comunque ampio e solare, ma come uno svizzero, non si lascia andare e preferisce restare educato. Finale di mandorla, mango, con una buona lunghezza salina.

Valais Petite Arvine Château Lichten 2004 Domaines Rouvinez
(90/100)

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