Proposte per Vinitaly 2017, #3 la security

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Al Vinitaly di quest’anno l’aumento del prezzo del biglietto e la burocratizzazione degli inviti hanno tenuto alla larga le orde di molesti ragazzotti beoni. Insomma, di gentaglia sbronza ne ho vista poca, davvero poca. D’accordo, anche quei pochi sono molesti, ma almeno si è ridotto il disgusto, e comunque ci si deve ancora lavorare.
Proseguendo dunque le mie proposte operative per il Vinitaly 2017, dico che un investimento in un servizio di security sarebbe un perfetto deterrente per gli ultimi irriducibili disturbatori alcolici.
L’ho già detto, vedere dei tizi dalle spalle larghe in giacca nera e auricolare è un ottimo deterrente. Ce ne vorrebbero un po’ soprattutto nei padiglioni della fiera. Non occorre che facciano molto, basta che ci siano. Il servizio d’ordine è importante, mette tutti più tranquilli – a partire dai produttori – e previene i grattacapi.
A proposito di bodyguard, ho visto all’opera a Vinitaly quelli ingaggiati da Zonin, bravissimi.