Chapeau ad Alessio Longhini della Stube Gourmet

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A gennaio la conquista della prestigiosa stella Michelin. Nei giorni scorsi l’assegnazione del premio “Adamo Digiuno”. Per Alessio Longhini, 30 anni, talentuoso chef della Stube Gourmet dell’Hotel Europa di Asiago, il 2018 è iniziato nel migliore dei modi.

Nel ritirare il premio (la cerimonia ha avuto luogo presso il ristorante trevigiano Perchè di Roncade, gran maestro di cerimonie Francesco Salamon), Alessio Longhini ha spiegato con umiltà quali sono i canoni ai quali si ispira. Niente comparsate televisive e voli pindarici in cucina. La parola d’ordine è professionalità che si traduce in una rigorosa ricerca delle materie prime legate al territorio, nel suo caso l’altopiano di Asiago.

Con oltre cento anni di storia e di ospitalità alberghiera, l’Hotel Europa di Asiago è ormai entrato di diritto tra i luoghi del cuore per la squisita ospitalità dei proprietari (Vito e Marcantonio Mosele) e per quel clima di familiarità che ti fa sentire a casa tua dal giorno in cui ti presenti alla reception, durante il soggiorno in albergo e al momento della partenza. Un hotel in posizione strategica, nel cuore del centro storico, completamente rinnovato rispettando i canoni dell’architettura di montagna e con tutti i comfort di una moderna struttura alberghiera: centro benessere con sauna, bagno turco, docce, area relax e centro estetico all’avanguardia.

Fiore all’occhiello dell’hotel è la ristorazione con tre proposte: l’«Osteria» (per un pranzo o una cena veloce), il Ristorante «Sant Hubertus» (per piacevoli momenti conviviali) e, ultima chicca, la «Stube Gourmet», un angolo di paradiso per chi ama le cose belle e buone della vita. Un ambiente intimo, raffinato, esclusivo. Pochi tavoli per una serata romantica a lume di candela (apre solo la sera) con le prelibatezze proposte dallo chef Longhini e dal maitre Igor Tessari. Ogni piatto è studiato nei minimi dettagli seguendo i ritmi delle stagioni e le tradizioni dell’Altopiano, ma con uno sguardo attento all’evoluzione della cucina e alle novità che ci regala il mondo del vino.

Che altro aggiungere? Semplicemente chapeau.

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