Abraham Art, un Pinot Nero dall’identità dolomitica

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Se mi chiedete qual è il pinot nero italiano che più mi ha intrigato in questi ultimi anni, vi risponderò senza esitazioni che è l’Abraham Art. Oltre ad essere buonissimo, credo sia un vino importante perchè esprime, come poche altre volte ho sentito, la sua appartenenza al territorio dolomitico. Non so se sia un caso, ma anche l’igt di appartenenza ce lo ricorda, e credo sarebbe una riflessione interessante quella sulla diversità del pinot nero altoatesino. È vero che la crescita qualitativa dei produttori di questa regione è innegabile, ma se vogliamo parlare di identità mi sembra che vada fatto uno sforzo ulteriore per evitare vini perfetti sul piano formale, ma troppo legati all’idea di replicare i vini di Borgogna, per molti versi inarrivabili. Non solo per la qualità intrinseca (il terroir vivaddio non è lo stesso) ma come identità. Su questo paradossalmente i produttori sudtirolesi potrebbero avere addirittura un vantaggio, perché meno legati da logiche di mercato stringenti e quindi più liberi di cercare una via indipendente e identificante.

Spero di trovare molti altri vini con una impostazione simile a questo 2017, ne sarei felice.  Il Vino ha un colore leggero che già mette di buonumore. Ha un naso poco segnato dal legno, che forse si sente un pelino di più al palato, come aroma di liquore di mandorla che per i toni vanigliati. Insomma il legno è usato in modo esemplare. I profumi vanno dalla ciliegia alle spezie e fino all’arancio. Fine e delicato, ha tanta classe e sembra all’alba di una carriera luminosa. Molto promettente, mettetelo in cantina.

Weinberg Dolomiten Pinot Noir Abraham Art 2017 Weingut Abraham
(92/100)

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