Il mio caro babbo, che non ringrazierò mai abbastanza per avermi educato fin da bambina ad apprezzare il fiasco in tavola, si diletta a scoprire vini e cantine in quel della Toscana. Avendo maturato una certa età e una naturale quantità di doloretti, ha scelto la consegna a domicilio dei bag in box e me ne ha regalato uno da cinque litri. È un igt Toscana Rosso, 50% sangiovese e 50% ciliegiolo, dell’azienda Perazzeta, nel cuore della Maremma toscana. Quanti ricordi di panini e gotti pieni di questo rosso! Presa dalla frenesia di assaggiarlo faccio una cavolata e lo bevo con una mozzarella. Di cavolate, in verità, ne faccio due, poiché non lascio al vino neanche il tempo di respirare, appena fuori dal cartoccio. I tannini ballano un tango e l’alcool sta lì a fare la ola. Lo trovo grossolano e un poco scombinato eppure, da qui in poi, non conto più le volte che ho usato il rubinetto per riempire la caraffa – a me sembra più buono se prende un po’ d’aria. Non ha pretese, sta bene con la griglia, con l’arrosto e gli insaccati. Perfetto per il pane col salame. Che dire, a ognuno il suo.