Vinitaly, è l’era dei giovani (vedi alla voce millenial)

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Io a questa cosa dei millenial non ci credevo mica. Fino a questo Vinitaly. Ora ci credo, perbacco se ci credo. Perché questo è stato il loro Vinitaly, quello dei ragazzi nati a cavallo del nuovo millennio. Quelli che stanno cambiando le prospettive del vino negli Stati Uniti e che sono pronti a farlo anche in Italia. Ci credo perché l’ho visto, verificato proprio in fiera nei giorni scorsi. Probabilmente è alle porte una nuova era del vino italiano, e sarebbe magnifico.

Eccola qui, a mio avviso, la novità più importante all’edizione 2018 del Vinitaly. Se in passato mi è toccato parlare dei ragazzi per via di piccole orde di sbraitanti giovinotti (e giovinotte) avvinazzati a fine giornata, questa volta l’intonazione è radicalmente diversa. I veri nuovi protagonisti della fiera veronese sono stati i ventenni, curiosi, assetati non già di alcol, bensì di conoscenza, di cultura. Chiedevano, si informavano, approfondivano, assaggiavano con attenzione. Ho passato ore e ore a parlare con loro, allo stand dei vini rosati italiani al padiglione 4, alle degustazioni che ho tenuto.

Abbiamo sempre detto che ai giovani non interessa il vino. Non è vero. Gli interessa eccome. C’è una nuova generazione che si sta avvicinando. Sta al mondo del vino, adesso, non respingerla, come ha fatto con la generazione precedente. Sta al mondo del vino abbandonare i linguaggi forbiti e gli schemi descrittivi del passato per parlare con un linguaggio più semplice e più trasparante. Sta al mondo del vino abbandonare anche certi toni rissosi e settari che non appartengono all’orizzonte culturale di questi ragazzi, che grazie al cielo – per quel che ho constatato – non si fanno rinchiudere dentro a schemi che somigliano molto a delle ideologie.

Loro, i giovani, si avvicinano al vino senza schemi precostituiti, senza pregiudizi. Certo, anche senza conoscenze. Quelle le cercano domandando, informandosi. Curiosi e mentalmente aperti. Nessuno osi ingabbiarli come si è fatto con chi li ha preceduti. Non si faranno ingabbiare. Piuttosto, andranno semplicemente altrove.

Questo Vinitaly mi ha insegnato che i giovani ci sono. Non perdiamoli.

 

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