Sapete chi sono gli agenti vigilatori?

Mettiamo che entriate in un negozio o in un supermercato, in Italia o all’estero, e adocchiate una bottiglia di un vino italiano a denominazione geografica che non vi convince. Insomma, che ci sia qualcosa di strano nelle indicazioni, nei testi, nella provenienza. Oppure che lo beviate e proprio non vi quadri. Bene, se volete andarci a fondo avete qualche chance.
Per esempio, se si tratta di denominazioni che hanno adottato una fascetta di stato – obbligatoria (è il caso delle docg) o volontaria (vari consorzi l’hanno fatto) – potete andare sul sito della società di certificazione della doc e spesso, inserendo il numero di serie della fascetta, potrete leggere vita, opere e miracoli di quel dato vino, se non è tarocco.
Se siete in Italia e avete sospetti più che fondati, potete anche contattare la Repressione frodi, ovvero, per esteso, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, in sigla Icqrf.
Oppure sappiate che le denominazioni di origine più grosse hanno i loro “agenti vigilatori”, che in genere sono persone abbastanza note nel mondo del vino dei diversi territori,  perché sono dei funzionari dei consorzi di tutela.
Ora, per legge un agente vigilatore è “la figura professionale di cui il consorzio si avvale per esercitare le proprie prerogative in materia di vigilanza sui prodotti ad indicazione geografica” e può svolgere una sua specifica attività di vigilanza soprattutto nella fase del commercio del vino.
Di fatto, questi soggetti sono legittimati ad andare in un punto vendita qualunque, in Italia o all’estero, acquistare il prodotto “sospetto” e farlo esaminare alle autorità di competenza, in modo da far scattare eventuali sanzioni o sequestri.
Dunque, la cosa più semplice mi pare che sia quella di rivolgersi a loro.
Il problema – direte – è sapere chi sono. Ebbene no, non è un problema, perché esiste un albo pubblico di queste figure. Lo si può scaricare dal sito del Ministero delle politiche agricole. Facile, una volta tanto.