Prendere il caffè al Sant’Eustachio, a Roma

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Vuole la leggenda che durante una battuta di caccia, Placido, patrizio romano stimatissimoo alla corte imperiale, abbia visto brillare una croce tra le corna di un cervo. Fu la molla che fece scattare la sua conversione al cristianesimo. Battezzato, prese il nome di Eustachio. Però, nonostante i successi militari e i servigi resi a Roma, non gli fu perdonata l’adesione alla religione cristiana e venne dunque condannato, insieme con la moglie e i figli, alla morte all’interno di un contenitore di metallo arroventato a forma di toro. Il martirio gli valse la santità. A sant’Eustachio è dedicata, a Roma, una basilica.
Tutto questo per spiegare perché nella capitale vi sia una piazzetta intitolata al santo. Quella piazza, a due passi dal Pantheon, è nota ai cultori del caffè. Perché lì c’è Sant’Eustachio Il Caffè, una vecchia torrefazione a legna nata negli anni Trenta.
Ecco, passare a Sant’Eustachio Il Caffè è una sorta di rito laico per chi frequenti la capitale. Se ordinate una tazzina, sappiate che vi sarà servita già zuccherata con una crema che appartiene al mito di questo locale. Se non volete lo zucchero dovete dirlo quando ordinate al banco.
Il caffè si prende in piedi, e il posto è sempre affollatissimo. Oppure ci si può sedere a uno dei pochi tavolini sulla piazzetta.
A me poi piacciono terribilmente anche i chicchi di caffè ricoperti di cioccolato fondente a marchio Sant’Eustachio Il Caffè. Irresistibili.
Sant’Eustachio Il Caffè – piazza Sant’Eustachio, 82 – Roma – tel. 06 68802048

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