A poter bere vini così saremmo tutti più felici

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Dovessi scegliere il più grande Riesling assaggiato in questi ultimi cinue o sei anni, potrei rischiare di nominare questo Auslese della Mosella prodotto da Fritz Haag, lo Juffer-Sonnenhur 2022. Credo che tutti dovrebbero avere il dovere e la possibilità di provare questo vino. Saremmo tutti più felici.

Il paradosso dei vini della Mosella, e in particolare delle categorie un pochettino o molto ricche in zuccheri, è di incarnare alla massima potenza la bellezza del frutto, spesso esotico e maturo. Fregandosene del fatto (global warming permettendo) che siamo in una delle zone più fredde della Germania, e alla frontiera più a nord per la maturazione delle uve. L’altra cosa che lascia basiti è poi l’originale bilanciamento dei vini, che altrove sarebbero inconcepibili e semplicemente imbevibili, mentre qui assumono delle caratteristiche uniche e però godibilissime. Giusto per spiegarci: le uve sono state raccolte con grande ricchezza di botrite, hanno prodotto un vino da 7,5% di alcol, 120 grammi di zucchero e una acidità superiore ai 10 grammi-litro.

Non resta che assaggiare tale nettare, intenso ed elegantissimo. I profumi sono inebrianti e vanno dal bergamotto alla lavanda, al miele, al mango, all’arancia. Colpisce poi la persistenza veramente fuori dal comune. Gli aromi ti avvolgono per molti minuti, senza perdere di intensità. Un vino immenso, vorrei avere la fortuna di assaggiarne una versione con venti o trenta anni di vita per vedere che cosa succede.

Mosel Riesling Juffer-Sonnenhur Auslese Goldkapsel 2022 Fritz Haag
(99/100)

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