Che bel vino che nasce nel deserto di Atacama

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Ho già dichiarato di essere cartesiano, per quella parte del pensiero di Cartesio nella quale si ritiene che il tatto sia il più importante, o il meno ingannevole, tra i sensi. Infatti, quando bevo un vino, mi fido più delle sensazioni tattili che di quelle olfattive o gustative. “L’attouchement – diceva il filosofo francese – est celui de tous nos sens que l’on estime le moins trompeur et le plus affuré”. Siccome, come ho già detto, condivido, allora traduco: il tatto è fra tutti i nostri sensi quello che consideriamo il meno ingannevole e il più raffinato. D’altro canto, col palato cogliamo, tattilmente, il caldo, il freddo, il fluido, il vischioso, il piccante, la morbidezza, l’untuosità, la ruvidezza. Dunque insisto, se nell’assaggio del vino devo dare priorità a uno dei sensi, sto dalla parte del tatto.

Tutto questo per dire che il Sauvignon Blanc cileno che ho appena bevuto con grande soddisfazione è un vino che si apprezza tattilmente, e che la soddisfazione me la sono gustata perché bado più al tatto che all’olfatto. Alla vista si presenta brillante, ma torbido (non è filtrato). All’olfatto è nell’immediato ritroso (e infatti ho utilizzato un bicchiere molto ampio, per consentirgli un’opportuna apertura). In bocca, però, è caratterialmente secco, salato, acido, affilato, teso, graffiante, ruvido, roccioso, materico. Rotola a lungo sul palato, e pian piano anche i profumi si concedono: mentuccia, erbette, fiori bianchi appena sbocciati, salvia, nettarina croccante, ribes. Insomma, ha l’indole dei grandi vini bianchi. Perché questo è, indubbiamente, un grande vino bianco di un territorio estremo.

Viene prodotto ai margini del deserto di Atacama, le vigne sono sulla seconda terrazza del fiume Huasco, nella zona di Longomilla. È la nuova frontiera del vino cileno. I suoli sono salati, ricchi di carbonato di calcio. Ogni giorno sulle vigne grava la camanchaca, una nebbia densa che sale all’Oceano Pacifico, venti chilometri a ovest.

Fermenta in acciaio con lieviti indigeni, si affina per quindici mesi nelle “uova” di cemento.

On line lo si può acquistare attorno ai 40 euro, e li vale.

Atacama Tara White Wine 3 Sauvignon Blanc 2020 Viña Ventisquero
(95/100)

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