Vincent Dauvissat e i suoi Chablis del 2013

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Considerata un’annata nella media delle vendemmie buone, la 2013 potrebbe rappresentare un classico a Chablis. Vediamo come ha interpretato il tema uno dei produttori più reputati, Vincent Dauvissat, di cui ho avuto modo di assaggiare la produzione di quel millesimo.

Petit Chablis 2013. Vivace, salino e acido. Dotato di una austerità che gli deriva dal suolo calcare, ha una struttura delicata. (85/100)

Chablis 2013. Già si inizia a percepire la profondità dei vini di Dauvissat. Si intuisce la nascente mineralità, sa di pepe e pietra focaia. Si arrotonda in finale, ma poi arriva la proverbiale acidità accompagnata da una venatura verde. Terreno di marne. Vino carezzevole. (88/100)

Chablis Sechets 1er cru 2013. Insieme a Fôret è un classico della casa per quanto riguarda i 1er cru. Come sempre è più discreto del semplice Chablis, più fine e verdolino, odora di clorofilla. Comincia ad esibire il lato più floreale e marino, sempre senza ostentazione. Inizia nervoso e termina più soave con aromi di anice e conchiglie. (91/100)

Chablis Montée de Tonnère 1er cru 2013. Era questo il primo millesimo prodotto su questo cru. Aromaticamente più aperto, presenta aromi di finocchio, menta e fiori. Al palato è invece meno nervoso, con cenni di miele. Finale che torna più teso. (92/100)

Chablis Vaillons 1er cru 2013. Polvere da sparo, agrumi, un insieme piuttosto austero. Setoso e morbido, termina più acidulo, ma con grande persistenza. Sapido, non ha a mio avviso la classe del precedente. (89/100)

Chablis Fõret 1er cru 2013. Conferma la sua classe. È una parte del cru Montmains, con terreno molto vario e argille di vari colori, tutto questo contribuisce alla sua grande complessità. Al naso badiana, liquirizia, agrumi, da giovane esibisce una certa timidezza. Al palato è verticale, ha energia e finezza. Lunghissimo. (93/100)

Chablis Preuses Grand Cru 2013. Grande naso marino e pietroso, poi arrivano i fiori. Potente e lungo, ha una struttura che lo sostiene e che lo farà evolvere per qualche decennio. Conserva molta purezza. (95/100)

Chablis Le Clos Grand Cru 2013. Nei primi anni questo cru resta di più difficile comprensione. Ha dapprima il classico profumo di polvere da sparo, cui si abbinano i fiori bianchi, l’anice, il fumé e una nota minerale evidente. Che siamo a Chablis lo si capisce da subito per quel suo incedere austero ed elegante. Finale di scorza di arancio e miele, materico. (94/100)