Un Bandol che vuole una temperatura seria

bandol_promises_500

Qualche po’ di giorni fa, la wine writer britannica Emma Bentley, ora residente nel Veneto, pubblicò sul proprio profilo Instagram una breve recensione di un rosé di Bandol, La Chance del Domaine Les Terres Promises, accompagnandola con queste parole (traduco dall’inglese): “Se un vino potesse sapere di vacanze estive, sarebbe questo“. Del vino elogiava, in particolare, la sapidità, scrivendo che, mentre ne beveva, le sembrava di avere ancora la sabbia di mare sul corpo, “e non sai se si tratta della salinità del vino o quella dell’acqua di mare che hai sulle labbra”.

Siccome di Emma mi fido, e siccome ho trovato la descrizione molto accattivante, ho voluto procurarmi una bottiglia di quel Bandol (l’ho rintracciato sul sito di un’enoteca francese) e l’ho stappata. Ho trovato un rosé secchissimo, ma proprio secchissimo e anche, sì, salato, ma pure di struttura piuttosto generosa. Appena versato, freddino, mi sembrava avesse un che di amaro, ma era solo l’effetto del freddo, e infatti, ma mano che si scaldava in tavola, il vino si è fatto sempre più materico, avvolgente e anche gastronomico, il che rappresenta l’ennesima dimostrazione che i buoni vini rosa non vanno mai bevuti alla temperatura di un vino bianco, ma semmai – addirittura – a una temperatura perfino maggiore di quella usualmente riservata ai vini rossi (lasciando perdere l’assurda convinzione che la temperatura ambiente sia quella di una stanza d’estate senza l’aria condizionata). Ribadisco, anzi, che fra le tre tipologie di colore – il bianco, il rosso, il rosa – io credo che quella rosa voglia una temperatura di servizio maggiore, se si vuol apprezzare il vino per la sua identità. Questo a condizione che si tratti di un vino rosa proveniente da zone d’elezione e sia fatto con le uve adatte alla vinificazione in rosa. Se non fosse un vino rosa di terroir, mettici dentro un po’ di ghiaccio e trasformalo in una bibita, tanto non ci perdi niente.

A dire il vero, di bottiglie di questo Bandol ne ho prese due. Dopo avere aperto la prima, per la seconda aspetterò almeno un paio d’anni. Ho la netta impressione che mi riserverà delle graditissime sorprese.

Bandol La Chance 2023 Domaine Les Terres Promises
(91/100)