Triana, un vorticoso (e denso) Pedro Ximenez

triana_300

Triana è un Jerez dolce ottenuto da uve PX (come generalmente viene indicata la pedro ximenez) in parte appassite sotto il caldo sole dell’Andalusia. La fermentazione viene bloccata con l’aggiunta di alcol e si raggiungono così i 15 gradi alcolici. Segue poi il classico passaggio in solera ossidativa per almeno sei anni.

Il risultato è un succo denso, scuro come il mogano e di una rara intensità. Non è un vino da aprire spesso, ma credo sia giusto tornarci su ogni tanto per capire dove si può arrivare nell’elaborazione di un vino dolce. E dolce lo è sul serio. Parliamo di 420 grammi di zucchero residuo, non certo un inno alla leggerezza.

Il naso è vorticoso, presenta una serie infinita di frutta secca, datteri, fichi, accanto a spezie. E poi la tipica nota iodata che ci riporta al terroir di Sanlùcar, dove si trova la cantina, e zona che genera degli Jerez marcati da profonde note marine. Curry, tabacco e una pungente acidità dettano legge al palato. Va da sé che la lunghezza è notevole, lo si deve sorseggiare con parsimonia, tanto una volta aperto dura tranquillamente qualche settimana.

Pedro Ximenez Triana Bodegas Hidalgo – La Gitana
(87/100)

In questo articolo