Tremila ettari in più di Prosecco, ecco le norme

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Dunque, il Veneto e il Friuli hanno deciso che si pianteranno altri tremila ettari di uva glera destinata a produrre Prosecco. Ora, poter mettere giù un nuovo vigneto di Prosecco è come vincere la lotteria, perché questa qui è una delle (poche) denominazioni di origine italiane che “tirano” sul mercato, e dunque si prendono dei gran bei soldi.
Già, ma dove andranno a finire questi nuovi tremila ettari?
Intanto, distinguiamo le regioni. Ci saranno 2444 ettari in più nel Veneto e 556 nel territorio friulano.
Stefano Zanette, presidente del Consorzio del super-Prosecco doc, ha detto che “nella scelta dei criteri di assegnazione delle superfici abbiamo deciso di favorire gli under 40 e le produzioni biologiche”.
“La distribuzione dei nuovi ettari in Veneto – dice l’assessore regionale Giuseppe Pan – avverrà in maniera diversa che in passato, riservandone la metà, cioè 1222 ettari ai soggetti già inseriti nel sistema di controllo della doc Prosecco, attraverso la presentazione di una manifestazione di interesse. L’altro 50 per cento viene assegnato anche ai soggetti nuovi attraverso un bando, secondo criteri di priorità”. Il Consorzio di tutela, in un comunicato, informa che “i produttori veneti interessati ad accedere a tali iniziative dovranno presentare ad Avepa richiesta entro 15 giorni dalla pubblicazione della delibera, secondo le modalità e i criteri indicati”. La Giunta regionale del Veneto ha deliberato il 29 giugno scorso (la delibera è la numero 990, per chi è interessato) e la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Veneto dovrebbe essere ormai prossima.
“I produttori del Friuli Venezia Giulia interessati ad accedere all’incremento di superficie – fa invece sapere l’assessore regionale friulano Cristiano Shaurli – devono presentare alla Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche, Servizio competitività sistema agroalimentare manifestazione di interesse all’assegnazione della superficie, entro 15 giorni dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia, secondo le modalità e i criteri indicati nella delibera stessa”. Si tenga conto che la delibera della Regione è datata primo luglio.

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