Se si guarda al vino da punti di vista diversi

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Mi piacciono i librini. I libri fatti di poche pagine e bella scrittura. Ce n’è uno di piccolissimo e di assai prezioso per le parole che contiene. S’intitola “La prima frase è sempre la più difficile”. Mette insieme la relazione che la poetessa polacca Wislawa Szymborska tenne quando venne insignita del premio Nobel per la letteratura e un’intervista di Dean E. Murphy. C’è, nell’intervista, una risposta che parla del vino e della maniera di guardare al vino. Cioè, no, non parla né del vino, né della maniera di guardare al vino. Parla della poesia. Ma è come se parlasse del vino. Quanto meno esprime quella che vorrei che fosse la mia maniera di guardare al vino.
Ecco che cosa dice Wislawa Szymborska: “La natura di ciascuno di noi è molto ricca e tutti possiamo guardare con obiettività alle cose, da una distanza, e al contempo avere qualcosa di più personale da dire. Io sto cercando di guardare il mondo, e me stessa, da diversi punti di vista. E penso che molti poeti vivano questa dualità”.
Credo che sia questo il segreto. Anche per guardare al vino. Neppure impegnandomi una vita avrei potuto immaginare di dirlo con parole migliori. Del resto, Wislawa Szymborska è una poetessa.