La gentilezza esiste

zucca

Un amico ha bisogno di fare una chiacchierata con me per sbrogliare una matassa ingarbugliata e così facciamo sera. Quando torna per completare l’opera, porta in braccio un sacco di carta molto pesante e inizia a tirare fuori di quelle meraviglie, che mi commuovo. Tutto rigorosamente fatto in casa, con i prodotti dell’orto. Un vasetto di giardiniera – che mi è durato il tempo di una cena perché me lo sono fatto fuori, senza ritegno, in una volta – un vaso di marmellata di albicocche – che, quando la spalmo sul pane a colazione, mi sembra estate anche se è freddo – mezza zucca già pulita e pronta per la padella – si sa che noi toscani si frigge anche una ciabatta – e una bottiglia di fragolino bianco – che me lo sognavo la notte – e non l’ho ancora aperta perché la tengo come le cose sacre. Scrivere questo, per me, è importante. Lo faccio per compensare chi mette in evidenza solo mancanze e antipatie.