Hostaria Viola, sacra mantovanità

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L’Hostaria Viola è “migrata” a Castiglione delle Stiviere nel 1979. Nel senso che la trattoria era stata fondata nel 1909 da Carlo Viola e Santa Besacchi in una frazione di Castelgoffredo, ma gli eredi decisero di chiuderla per riaprirla nella cittadina gonzaghesca, che si andava industrializzando. In ogni caso, sempre provincia di Mantova era, e sempre cucina mantovana hanno fatto e continuano a fare in questo che è uno dei più affidabili approdi di quelle colline che stanno un po’ in là rispetto alle mète turistiche del lago di Garda, al di fuori delle rotte vacanziere, anche se dal Garda ci arrivi in dieci minuti o poco più.
Se vi capitasse di andarci – e a mio avviso vale davvero la pena programmare una deviazione -, non perdetevi i tortelli, che qui declinano in tre tipologie, che si possono chiedere anche come tris: con la zucca, ed è un classico, con l’erba di San Pietro, un po’ amari, e con la carne. Al burro, ovviamente. Buonissimi.
Però anche lo sformatino di polenta “consa” alla zucca con parmigiano e burro alla salvia è una proposta intrigante. E allora, che dire del classicissimo riso alla pilota fatto però col
riso vialone nano di Grumolo delle Abbadesse e il pesto speziato della salamella mantovana? E i tradizionalissimi capunsèi, che sono poi gnocchi allungati di pane e formaggio, conditi col burro di malga di Bagolino? E via discorrendo, tra una mantovanità gastronomica e l’altra.
Poi, i vini. E perbacco c’è da divertirsi, qui, coi vini. Ché c’è buona roba locale, ma anche un’attenta selezione nazionale, con un occhio di riguarda per il mondo che si usa dire “naturale”. Con un plus che è un plus da applausi: non c’è vino che non venga servito anche a bicchiere. Basta chiedere e la bottiglia la stappano e ve ne danno quanto volete. Mica male, eh?
Ah, dimenticavo: prezzi onesti.
Hostaria Viola – via Giuseppe Verdi, 32 – Castiglione delle Stiviere (Mantova) – tel.
0376 670000

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