E adesso adoro il tibouren

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Io non lo conoscevo mica il tibouren. Intendo dire che l’uva che si chiama tibouren non la conoscevo mica. O meglio, pensavo di non conoscerla e invece la conoscevo, solo che non lo sapevo di conoscerla. Ok, va bene, ho capito, mai incipit fu più complicato. E allora spiego.
Sono in Francia, Provenza. Entro in un’enoteca in cerca di qualcosa di un po’ curioso. Vedo delle etichette che mi colpisono per il loro stile d’antan, giocate sull’ocra e sul rosso. L’azienda è Clos Cibonne. Mai sentita, colpa mia. In etichetta c’è scritto, grande, Tibouren. Solo che una borgognotta contiene del vino rosso e l’altra contiene del rosé. Chiedo all’enotecaro se Tibouren sia un’appellation (mai sentita) o un cépage, ossia una varietà di uva. Risponde che è la seconda. Allora domando se sia più interessante la versione vinificata in rosso o quella in rosa, e mi dice che sono interessanti tutte e due. Penso che ben mi sta, come risposta, perché è come chiedere a un salumaio se quel certo prosciutto è buono: ovvio che lo è, lui lo deve vendere. Comunque compro tutte e due le bottiglie. Per fortuna. Perché la risposta dell’enotecaro era seria: sono buonissime tutte e due, accidenti.
Il rosè è del 2014. Lo trovo speziato, sapido, ghiotto, strabevibile, e anche estremamente gastronomico. Insomma, è un bell’aperitivo, ma sta da dio anche in tavola.
Il rosso è del 2013. Un rosso chiaro, cristallino. Di nuovo amicissimo del cibo. Fruttato senza eccessi, speziato senza eccessi, fresco e salato. Mi ricorda un buon Bardolino. O un Rossese.
Cavolo, ecco qui svelato il mistero. Leggo che il tibouren francese è un vitigno che qui da noi, in Italia, viene chiamato rossese, quello di Dolceacqua, per capirci. Eccola spiegata la somigliana.
Insomma, lo conoscevo senza conoscerlo. E mi piace.
Côtes de Provence Cru Classé Tibouren Rouge 2013 Clos Cibonne
Due lieti faccini e quasi tre 🙂 🙂
Côtes de Provence Cru Classé Cuvé Speciale Tibouren Rosé 2013 Clos Cibonne
Tre lieti faccini 🙂 🙂 🙂