Armonia e salivazione, ecco il segreto dei buoni vini

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Primo, l’armonia. Secondo, la salivazione. Sono questi le due caratteristiche prevalenti di un buon vino, di un grande vino. Parola di Olivier Humbrecht, nome celebre del vino alsaziano. E delle biodinamica. Tant’è che è nei vini biodinamici che si ritrovano al meglio questi due caratteri, a suo dire.

Lo racconta alla Revue du Vin de France: “Ci sono due cose da tenere in considerazione: da un lato c’è l’armonia in bocca, che cogliamo più rapidamente. Si tratta di una forma di piacere immediato che si trova nei grandi vini biodinamici. Dall’altro lato, c’è la mineralità del vino: ce ne rendiamo conto nel momento in cui la salinità produce l’effetto di salivazione nel finale”.

Ora, se mi pare che sia un po’ azzardato affermare che questi due elementi caratterizzino “solo” i vini “naturali”, sono invece perfettamente d’accordo sul fatto che si tratti dell’accoppiata degli indicatori di un grande vino. Due indicatori – come dire – “tattili”, e proprio da questo faccio derivare la mia convinzione sulla primazia del palato rispetto all’olfatto.