I rossi del Douro, che peccato che da noi girano poco

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È un peccato che dalle nostre parti i vini rossi del Portogallo non abbiano una grande diffusione. Al massimo conosciamo le varie tipologie di Porto, ma poi non molto altro. Sotto questo punto di vista invece gli anglosassoni sono più aperti e recettivi.

Wine Spectator da qualche anno ha acceso la luce sui rossi del Douro. Complice una certa disaffezione per i vini dolci, i produttori si sono impegnati nella produzione di vini rossi secchi a partire dalle stesse uve utlizzate per le varie tipologie di Porto. Sono spesso vini robusti, caldi e ricchi di tannino. L’uso diffuso del legno nuovo non aiuta a trovare una necessaria eleganza. Nel caso in questione, il Dádiva da Vida, parliamo di un rosso affinato in anfora, e il risultato è eclatante. Rimane la sensazione di potenza e calore, tipiche della touriga nacional e delle altre uve locali. Il naso è fortemente affumicato e propone una gamma di aromi legati alla terra e al minerale. Spezie, mirtillo e ancora una bella affumicatura accompagnano una beva tutto sommato equilibrata. Tannini densi e fini per un finale di notevole persistenza.

Dádiva da Vida 2014 Quinta Beira Douro
(93/100)

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