Mi spiegate cosa doveva dimostrare?

perbellini_due_stelle_240

La frase più bella sulle due stelle Michelin – due! – conquistate da Giancarlo Perbellini col suo nuovo ristorante Casa Perbellini, dopo aver lasciato il precedente locale bistellato, l’ho letta nella pagina Facebook di un altro cuoco che lavora nel Veronese, Giuseppe D’Aquino, dell’Oseleta di Cavaion, da tre anni anch’egli premiato – con una stella – dalla guida rossa: “Mi spiegate cosa doveva dimostrare?” ha scritto.
Ecco, in questa domanda c’è tutto, a mio avviso. C’è il rispetto per un grande professionista, per un collega che ha dato tanto e sta dando ancora tantissimo alla cucina italiana. C’è, anche, una sorta di altolà a chi reputa di poter sempre e comunque pontificare nel nome di insondabili dogmi di cui si autoproclama depositario.
Sono d’accordo: Giancarlo Perbellini non doveva dimostrare proprio niente a nessuno, e la Michelin lo ha sancito.
Scrive D’Aquino: “Voglio esprimere tutta la mia gioia e ammirazione nei confronti dell’amico collega Giancarlo Perbellini, non per aver preso due stelle Michelin, ma per aver riconfermato ciò che gli appartiene”. Perfetto. E complimenti ovviamente anche a Giuseppe per la terza stella di fila.