Et voilà, un bel Brunello del 2014, Tenuta di Sesta

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Ancora un vino considerato “minore” solo perché figlio della vituperata annata 2014. Per me è stato uno dei più interessanti Brunello assaggiati in quest’ultimo anno per la sua capacità di rivelare il terroir. E credo riesca a farlo proprio per il fatto di non essere ingombrato da troppo alcol, da strutture imponenti, da legni ridondanti. Insomma, finalmente un sangiovese libero di esprimersi senza per forza doverlo imbrigliare in vestiti che lo soffocano.

Colpiscono le iniziali note di ruggine e di fiori, tenute insieme da una intrigante sfumatura balsamica. La stessa sfumatura tra l’altro l’ho ritrovata nel Rosso di Montalcino, altrettanto buono. Gentile e potente, si distende con tranquillità nel calice. Buono oggi e ancora per molti anni. Non ha un prezzo folle, ne raccomando l’acquisto a occhi chiusi.

Brunello di Montalcino 2014 Tenuta di Sesta
(91/100)

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