Clos des Goisses 2007, la verticalità dello Champagne

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Questo champagne, il Clos des Goisses 2007, servito in magnum, è stato presentato da Charles Philipponnat durante una masterclass al Grand Tasting parigino di Bettane&Desseauve.

Viene prodotto da una singola vigna di Mareuil-sur-Äy, una collinetta spettacolare con pendenze intorno al 35-45% e perfettamente esposta a sud. Non è lo stesso, ma può ricordare certi tratti di Mosella. La particolarità è il suolo, di calcare puro simile a quello della Côte des Blancs, mentre invece siamo nella valle della Marna, non lontani comunque da Epernay. Il suolo contribuisce ad innervare l’acidità nei vini, il sole aiuta ad ottenere una eccellente maturità del frutto. La caratteristica dei vini del Clos è di abbinare mineralità a note aromatiche, maturità a freschezza. I vini nascono quindi completi e possono fare oggetto di una cuvée specifica, anziché venire assemblati come succede nella maggior parte dei vini della Champagne.

Il vigneto comprende un 70% di pinot nero e un 30% di chardonnay.

L’annata 2007 ricalca questo schema: un agosto caldo per una vendemmia anticipata. I vini sono dotati di una buona acidità, rinforzata dal fatto che la malolattica non è stata svolta. Le fermentazioni sono state effettuate per il 60% in legno, con tutte le attenzioni necessarie ad evitare l’ossidazione del pinot nero.

Il colore è intenso, così come il primo naso, dominato da note floreali e minerali. La sensazione è di una notevole verticalità. Si apre poi ad aromi di carne, spezie, poi diventa agrumato, con accenni esotici, restando però sempre fine e diritto. Armonico e speziato, conferma l’impressione di profondità, austero e salino si allunga con una grande precisione per diverso tempo.

Champagne Clos des Goisses Brut 2007 Philipponnat
(96/100)

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