Aiuto, gli emiri si comprano tutto il Borgogna!

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Apprendiamo da Bloomberg che le linee aeree Emirates hanno investito oltre 40 milioni di dollari in acquisti di vino nel corso degli ultimi 12 anni. Difficile capire se è molto o moltissimo, non disponendo di dati comparativi. Se pensiamo che stiamo parlando di uno Stato nel quale il consumo di vino è proibito, la cosa può sorprendere, almeno in parte.
Il responsabile degli acquisti racconta che la strategia globale è quella di conservare le bottiglie in un magazzino in Borgogna. Nel corso degli anni il totale di pezzi stoccato nel magazzino è salito a circa 4 milioni. Questo spiega in parte cosa succede alle bottiglie acquistate. Una parte è consumata dalla linea aerea, una parte viene conservata come investimento. Molte di queste etichette hanno già conosciuto una importante rivalutazione, segno che le scelte sono state oculate.
I vini vengono presi in lotti da 10.000 bottiglie, in gran parte si tratta di Champagne e Bordeaux. Questo non esclude che qualche colpo venga anche effettuato in Borgogna: un anno sono state acquisite 2.000 casse di Corton-Charlemagne. Avviso agli appassionati di questo Grand Cru: si tratta di circa il 10% dell’intera produzione. Avete capito bene. Gli Emiri si sono comprati un decimo di tutte le bottiglie di questo prestigioso territorio.
Facile dedurne che quello che rimane subisca necessariamente un aumento di prezzo scandaloso. Ecco una delle cause dell’andamento speculativo dei grandi vini francesi. Sarà sempre più difficile avere accesso ai più grandi vini francesi (e anche italiani). Ragione per cui sarà necessario assaggiare con sempre maggiore attenzione, alla ricerca di quello che gli altri non hanno già arraffato.