Vini e buoi dei paesi tuoi? Mica tanto, nella gdo

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Com’è che dice quel proverbio? Mogli e buoi dei paesi tuoi, dice. Che non è mica sempre vero quando si tratta di vino. Perché ci sono territori dove il bevitore che frequenta gli scaffali della grande distribuzione si concentra sulle produzioni regionali e altri dove invece predilige i vini che vengono da fuori.

La mappa degli acquisti del vino sugli scaffali dei supermercati italiani – che è di gran lunga il primo canale di vendita – viene fuori dall’indagine curata dall’Iri, un istituto di ricerca specializzato nella gdo, in previsione del prossimo Vinitaly.

Ebbene, ci sono ben cinque regioni infedeli alla produzioni locali.

Il caso più clamoroso è quello del Veneto. Sissignori, il Veneto, la portaerei del vino italiano, la patria del Prosecco, del Pinot Grigio, del Soave, del Valpolicella. Ebbene, qual è il vino che comprano di più i clienti dei supermercati veneti? Il Lambrusco emiliano romagnolo. Incredibile.

Oh, poi la stessa cosa vale per la Lombardia, anche se il fatto che i clienti lombardi della gdo si concentrino sulle bottiglie lambruschiste è un po’ meno eclatante rispetto al caso veneto, in quanto in Lombardia di Lambrusco comunque se ne produce (nel Mantovano). Ai liguri invece piace bere lombardo. Ecco qua, in Liguria il vino che va di più al supermercato è la Bonarda, che viene dall’Oltrepò Pavese.

Nel Lazio vince in Chianti, e ci può stare, anche considerando il gran traffico turistico della capitale. L’Umbria vuole soprattutto il Trebbiano abruzzese o emiliano-romagnolo.

Altrove al primo posto delle vendite in gdo ci sono invece i vini locali. Il Chianti ovviamente spopola in Toscana, il Verdicchio nelle Marche, il Montepulciano in Abruzzo, la Barbera in Piemonte, il Lambrusco in Emilia. I friulani e i trentini amano soprattutto il Merlot igt, la Sicilia vede al vertice il Nero d’Avola e in Sardegna vince il Vermentino. In Puglia mi sorprende un po’ che al primo posto ci sia il Nero di Troia, così come m’incuriosisce parecchio il primo posto dell’altrove poco conosciuta doc del Solopaca in Campania.

Eggià, si continua a parlare di vino, e poi vai a guardare le classifiche di vendita e capisci che non hai capito.