Sono sveglia, senza definizioni

sorgente

Volevo capire l’amore, dargli un nome, una forma, una collocazione. Ho letto libri di biologia, dizionari, libri di poesia. Ho sperimentato la famiglia, l’attaccamento, l’affidarsi a qualcuno che non sono io, la convivenza, i ricatti psicologici, l’isolamento, la solitudine. Poi ho sentito un’esplosione di beatitudine dentro, in qualche parte di me a me sconosciuta. Ho percepito una sorgente d’acqua fresca che sgorgava senza limiti, aria, ossigeno, desiderio di vita. Ho sentito il fuoco, che bruciava a fiamme altissime, e il vento, che spostava con forza i miei condizionamenti, le mie idee e i miei ragionamenti. Ho camminato sulla terra a piedi nudi per scoprire se ero sveglia. Sono sveglia. Non cerco più di definire ciò che non si può. Troppe parole pongono confini, chiudono, circoscrivono, nel momento in cui de-finiscono. Preferisco espandermi e crescere senza definizioni.