Ma allora io a che Vinitaly sono stato?

vinitaly_aiuola_240

Non ve ne siete accorti, ma quest’anno a Verona si sono svolti due Vinitaly concomitanti e sovrapposti. Impossibile ce ne sia stato solo uno. Ne ho avuta la certezza leggendo certi commenti sui social e su qualche blog. Sono sicuro che c’è chi ha frequentato un Vinitaly diverso da quello cui ho partecipato io. Altrimenti non si spiega.
Leggo per esempio ancora, anche quest’anno, roventi polemiche sui parcheggi e sui bagni. Al mio Vinitaly problemi coi posteggi e con le toilette non li ho visti. Ritengo che anzi Veronafiere quest’anno abbia fatto molto per risolvere parte delle sue annose rogne logistiche.
Parto dai posteggi. C’è stato chi ha scritto che è uno scandalo che parcheggiare costi 25 euro. Vero, il parcheggio davanti alla fiera costava 25 euro. Propongo che salga a 100 euro, o meglio ancora che lo si chiuda del tutto. Lo so che gli italiani vorrebbero comprare il giornale entrando in edicola con la macchina, ma per andare al Vinitaly non è necessario mettere l’auto di là del viale del Lavoro.
Di posteggi gratuiti ce n’è fin che si vuole e dove si vuole, e le navette funzionano. Io ho lasciato la macchina allo stadio, parking C. Sono uscito dalla tangenziale senza trovare alcuna coda, ho parcheggiato in un attimo, due minuti dopo ero sulla navetta, in un quarto d’ora ero in fiera. La sera sono uscito dieci minuti prima della chiusura, sono salito sulla prima navetta e un quarto d’ora dopo ero in macchina, imboccando immediatamente la tangenziale. Non ho dovuto tirare fuori un euro, tutto gratis.
Lo so, la domenica mattina, giorno di apertura, ci sono stati intoppi. Credo che a generarli sia stato un errore organizzativo nella gestione dei posteggi degli espositori. Il personale doveva timbrare agli ingressi i permessi, e questo ha causato ingorghi ai cancelli e poi sulle vie d’accesso. Il giorno dopo i controlli sono stati spostati all’uscita e tutto è andato bene.
Ho assistito poi a scene che voi umani non avreste mai neppure potuto immaginare, tipo una cortese vigilessa che a un incrocio, in mezzo al traffico, forniva informazioni, rapide ma precise, su dove posteggiare, gratis o a pagamento, snellendo il traffico. Per attraversare le strade sulle strisce non ho dovuto rischiare la vita, c’erano vigili che facilitavano i pedoni. Personale in pettorina arancione impediva l’accesso delle macchine, impedendo i posteggi abusivi, nelle vie laterali alla fiera. Ho perfino avuto costante disponibilità della linea sul mio cellulare, senza le cadute di connessione del passato.
I bagni. Quest’anno c’erano – finalmente! – quelli riservati agli espositori, che non hanno più dovuto far le code e per converso provocare code. Ho letto che c’erano le file per entrare nelle toilette. Strano, di bagni ce n’erano molti più del solito. Io ho usato quelli allestiti alle spalle del padiglione 5, tre per le donne e tre per gli uomini. Una signora li teneva pulitissimi (sottolineo, pulitissimi) e al massimo ho avuto una persona in attesa davanti a me.
Già, un universo parallelo. In quell’altro c’erano un Vinitaly diverso dal mio, frequentato da qualche utente dei social e probabilmente anche da un fotografo che fa del vino e si dice preferisca Milano a Verona.


8 comments

  1. Davide

    Ben detto Angelo! Criticare per criticare è sterile, criticare perché le cose migliorino è utile. Le critiche del passato pare quest’anno abbiano finalmente cominciato a produrre cambiamenti evidenti. E poi, a mio parere, il fatto che si pubblichi SENZA PROBLEMI il dato che quest’edizione supper giù ha perso 20.000 ingressi è davvero notevole, indicativo di un cambio di mentalità radicale… Lunga vita al Vinitaly!

  2. Stefano Menti

    Mi trovo d’accordo su tutto; solo il lunedì sera abbiamo avuto problemi di traffico per uscire dal parcheggio; per il resto tutto benissimo.

  3. emiliano

    io il parcheggio giornaliero da non espositore, davanti alla fiera lo ho pagato 10 nemmeno i 25 citati.

  4. Maura

    Mai avuto problemi per il parcheggio….Trovato anche senza pagare un euro….basta fare quattro passi in più. ……..Mai fatto coda x entrare, anche perché forse siamo entrati alle 12e30…..x quanto riguarda i bagni quest’anno abbiamo scoperto che ci sono anche quelli esterni …..Senza coda e pulitissimo. …

  5. Carlo

    Che, poi, vogliamo parlare di chi lavora con internet (sic) e si lamenta del WiFi. Non hanno un bel contratto con 10 giga nella schedina?

  6. Irene

    Concordo su tutta la linea. Ho personalmente raggiunto la fiera con le navette gratuite: 10 minuti per arrivare in stazione Fs e una 15ina per arrivare in centro città a piazza Bra pur in orario di punta quando uscivano tutti. Nessun problema di rete (il wifi andrebbe potenziato semmai soprattutto per gli ospiti stranieri). Quanto al fotografo vorrei vedere se spostando la fiera a Milano “dove ci arrivano con gli aerei i treni e la metropolitana” a lui lo fanno parcheggiare davanti la fiera (perché apparentemente la sua polemica -stando ai testimoni- è partita da un nervosismo per il parcheggio dell’auto.) Alcuni problemi tuttavia permangono (offerta culinaria per lo più bassa di livello, ad eccezione di alcune perle come pizza e chiaretto), orari di apertura e chiusura dell’acqua per le lavastoviglie negli stand dei produttori, il pronto soccorso: un collega si è sentito male verso pranzo. Vediamo un’autombulanza. La raggiungiamo. Non c’è nessuno. Né dentro né intorno. La storia si ripete con la seconda autombulanza. Nessuno. A quel punto andiamo direttamente in pronto soccorso lì vicino all’entrata della stampa. Il collega per fortuna non aveva niente di grave ma è invece grave che due autombulanza su due fossero sfornite.

  7. Arianna Vianelli

    Concordo su tutto ma soprattutto sull’ultima frase naturalmente, io VIVO Vinitaly, ma a Verona. Ciao Angelo!

  8. marcvr

    Se tu avessi assaggiato il suo vino, ti spiegheresti molte cose…

Non è possibile commentare