La Francia stigmatizza il vino, non gli altri alcolici

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“Ridurre il consumo di alcol diminuisce il rischio di cancro. Francamente, non è poi così difficile”. Dice così una campagna lanciata in Francia dal Ministero della Salute e dall’Inca, l’Istituto nazionale per la lotta al cancro.

Bene. Però il manifesto che accompagna l’iniziativa ha suscitato la sollevazione del mondo del vino francese. Perché sopra al manifesto c’è un cavatappi, da vino. Solo un cavatappi da vino. Il che sembra criminalizzare proprio il vino fra i vari alcolici in circolazione. Così il messaggio “Réduire sa consommation d’alcool diminue le risque de cancers. Franchement, c’est pas la mer à boire”, essendo accompagnato dalla foto di un tire-bouchon, sembra un invito a bere meno vino, e solo meno vino.

Strano, parecchio strano questo apparente accanimento contro il vino in un paese, la Francia, che è leader nella produzione vinicola. O forse è proprio per questa sua leadership che il vino viene accomunato all’alcol? Chissà.

Sta di fatto che là in Francia l’impressione è che il vino sia sotto accusa, mentre gli altri alcolici no. Il che non pare una brillantissima idea.

 


1 comment

  1. Andrea Tibaldi

    Invece questo dimostra che la Francia è tra i pochissimi paesi in cui le lobby non hanno vita facile contro il buon senso. Davvero vogliamo credere che la gente sia talmente sprovveduta da pensare che, per ridurre il consumo di alcol, debba ridurre solo il consumo di vino e non quello degli altri alcolici?
    Suvvia.
    Oppure spiegatemi per quale motivo gli ideatori della campagna dovrebbero avercela con i produttori di vino in particolare, o che interesse avrebbero nel far passare il concetto che solo il vino sia sotto accusa, e non gli altri alcolici.
    Di fronte a certe campagne bisognerebbe applaudire e basta, non dire bene, MA… C’è sempre un MA quando qualcuno alza la manina per dire che l’alcol fa male. In Italia, per dire, verrebbe massacrato, altro che “MA”.

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