Il Beaujolais Nouveau contro il terrore

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Di certo è stata una scelta sofferta, ma mercoledì scorso i giovani produttori francesi del Beaujolais Nouveau hanno deciso di farla lo stesso la festa di lancio della nuova annata. A Lyon, in Place des Terreaux. Certo, c’era il dolore per le vittime degli attacchi terroristici di Parigi. Ma la paura non può averla vinta sulla tradizione di un popolo.
“La scelta di tenere ugualmente la festa del Beaujolais Nouveau è stata difficile – ha detto alla Revue du Vin de France Sebastien Dupre, vigneron a Saint-Lager e membro dell’associazione dei giovani agricoltori che ha organizzato l’evento -, ma dobbiamo continuare a vivere”. “Questa è la nostra cultura, stare assieme. Il vino è qualcosa che va condiviso” gli ha fatto eco Philippe Marx, direttore commerciale di una cooperativa.
Così “l’annata benedetta da dio”, com’è stato definito il 2015 dai vignaioli francesi, ha avuto la sua presentazione.
Appena iniziato c’era poca gente, la popolazione di Lione si era data appuntamento nella piazza del municipio, davanti ad un letto di fiori e di candele in omaggio alle vittime degli attacchi terroristici di Parigi. La banda ha suonato la Marsigliese, c’è stato un minuto di silenzio, di raccoglimento. Poi si sono levati i calici. Perché bisogna continuare a vivere, e stare insieme, con un bicchiere di vino nella mano, è una maniera per guardare avanti.