I curiosi, interessanti vini sperimentali di Gramona

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Gramona è uno dei produttori top di Cava, si trova quindi nel nord-est della Spagna, nel Penedès. La famiglia continua a gestire le sorti della cantina, generazione dopo generazione. Accanto alla produzione di bollicine, esiste anche una linea di vini dolci, da dessert, frutto di sperimentazioni e innovazioni. Vediamo quali sono.

Vi de Glass Gewurtztraminer 2012. Siamo nel campo delle stranezze. Si tratta di un ice wine ottenuto refrigerando a -15° l’uva (non siamo nella fredda Germania). La fermentazione si protrae per quasi 3 mesi, e si ottiene un nettare concentrato di 9,5% di alcol. Sorprende per la mancanza delle tipiche note aromatiche varietali, forse il fatto di venire dal sud ha come risvolto una diminuzione dello spettro odoroso. Al palato è gradevole, si avverte poco dolce nonostante i 150 grammi di zucchero. (82/100)

Vi de Glass Gewurtztraminer 2008. Molto più interessante, qui si avverte la nota varietale che comunque la si pensi dovrebbe caratterizzare la tipologia. C’è più frutto, e si percepisce anche un aroma di idrocarburi, poi frutta esotica, in un insieme non troppo estroverso. Finale fresco e dinamico. (88/100)

Frisant de Gel. Viene ottenuto da una seconda fermentazione del Vi de Glas, quindi si tratta di uno spumante dolce. Mi è piaciuto di meno, non ne ho capito totalmente il senso. (79/100)

Vi de Glass Riesling 2012. I Gramona devono amare i vini tedeschi. Questo Riesling è fresco e minerale, molto esotico. (84/100)

Gra a Gra 2011. In questo caso i grappoli di pinot nero vengono lasciati sovramaturare in pianta, quando si raggiungono i 24° potenziali, si raccolgono i due terzi dell’uva. Tutti gli acini sono diraspati a mano sulla tavola, poi avviene una pre-fermentazione a freddo in botti di legno, con pigiatura del cappello ogni 12 ore per estrarre il colore. Appena inizia la fermentazione, il mosto viene tolto dalle botti. In questo momento viene vendemmiato il restante terzo dei grappoli. Questi vengono aggiunti al mosto che è all’inizio della fermentazione, che poi dura per circa sei settimane, quando lo zucchero residuo si attesta a 150 grammi. Il vino viene poi messo per sette mesi in barriques. Si tratta di una cosa molto particolare, caratterizzata da forti aromi fruttati di mora e ciliegia. (86/100)

Pinot Noir Natural Sweet 2012. Si tratta di uva talmente concentrata che la fermentazione si arresta naturalmente. Ancora un vino spiazzante, un frutto acidulo, gradevole, poco tannico e lungo. (87/100)

Pinot Noir Natural Sweet 2009. L’evoluzione fa molto bene a questo vino. Intrigante, più complesso al naso, accanto alla frutta ci sono erbe officinali. Riuscito. (89/100)