Come se la Schiava vincesse sul Monfortino

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Giusto. Sì, è giusto esaltare l’impresa del Leicester e di Claudio Ranieri e insomma di Davide che abbatte Golia. Abbiamo bisogno di favole. Tutti. Anch’io. Però ogni tanto, girando per i vicoli della mia Verona, incontro una leggenda. Si chiama Osvaldo Bagnoli. Vinse uno scudetto nel 1985. Con una squadra fatta di tanti operai di talento scartati dai grandi club. In quel campionato s’erano dati appuntamento gli dei del pallone. Ci giocavano Maradona e Platini e Falcao e Socrates e Zico e Rumenigge e Paolo Rossi e Scirea. Invece vinse il Verona. Come se il Bardolino o la Schiava o il Tai Rosso sbaragliassero, in una degustazione, il Sassicaia, il Monfortino, La Tâche, Latour, Pétrus. Leggenda, appunto.