C’è la mamma, c’è la mamma. Quante cose hanno in comune le mamme. Fra le tante c’è quella che quando sentono il loro piccino piangere, lo prendono fra le braccia e lo rassicurano sussurrando: “C’è la mamma”. Non saprei quantificare il numero di volte che ho pronunciato queste parole ma so come mi sento ogni volta che le dico. Presente, accogliente ma, soprattutto, mi sento parte della vita che fluisce nella sua naturalezza. Quando la mia bimba si sveglia nella notte, rotola nel letto fino a quando mi trova, allunga le manine, me le mette sulle guance e si avvicina come a condividere lo stesso respiro, come a tornare l’uno che eravamo. Le do tanti piccoli bacini e lei risponde, anche dormendo. E poi sorride! Sorride mentre dorme e in quel sorriso c’è una serenità che scalda il cuore. La notte sorride e la mattina ride. Seduta sul letto, con gli occhi ancora chiusi e i capelli arruffati, si muove al ritmo di James Brown che canta Night train. “C’è la mamma” è una mantra che fa miracoli.


