Brézème Vieille Serine, complimenti a Eric Texier

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La syrah è una di quelle uve complicate, un po’ come lo chardonnay se mi passate il paragone. Nel senso che hanno una forte personalità e il rischio per il produttore è di realizzare dei vini buoni ma anonimi, varietali ma senza carattere. Questi stessi vitigni, se piantati su terroir di grande qualità e coltivati da grandi vigneron, danno invece dei risultati del tutto diversi.

Ho pensato queste cose dopo avere assaggiato e fatto assaggiare questa syrah, il Brézème Vieille Serine 2009 di Eric Texier, produttore “naturale” nella regione Côtes du Rhône. Molti di quelli che assaggiavano con me hanno pensato a un Bordeaux per la sua eleganza, per gli aromi di frutta scura e grafite, che invece sono figli del terreno granitico. E forse del fatto che la serine, considerata la “madre” della syrah, potrebbe essere in realtà una varietà a sé stante. Delle ricerche sono in corso in questi anni, lasciamo la questione in sospeso.

Quello che abbiamo avuto nel bicchiere è un vino raffinato, con note di tabacco, ciclamino, pepe nero, foglie di tè e agrumi. È in una forma perfetta, i tannini si sono addolciti e la complessità sta iniziando ad affacciarsi. Più territoriale che varietale, termina con sentori minerali. I miei complimenti a Eric.

Côtes du Rhône Brézème Vieille Serine 2009 Eric Texier
(93/100)

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