Vinitaly, ProWein e Vinexpo insieme negli Usa?

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“Potrebbe essere un’ipotesi…” Dice così Marilisa Allegrini riguardo ad un’ipotesi che sembra fantapolitica, ma anche no. L’ipotesi è quella di mettere insieme il Vinitaly di Verona, il ProWein di Düsseldorf e il Vinexpo di Bordeaux per realizzare, insieme, una fiera del vino negli Stati Uniti. Perché noi qui in Europa le sappiamo fare e là in America non ci sono. Perché noi qui in Europa produciamo un sacco di vino, ma poi il primo mercato dei nostri vini è quello statunitense.

Certo, lo ripeto, può sembrare fantascienza, ma se consideriamo, dico io, quanti quattrini comunitari spendiamo noi europei attraverso i fondi Ocm per far promozione in America in ordine sparso, be’, l’idea non è mica poi così irrealizzabile, dico io.

Marilisa Allegrini, presidente dell’azienda di famiglia, basata nella Valpolicella dell’Amarone, ma con vigneti anche in Toscana, spiega che Vinexpo, Prowein e lo stesso Vinitaly continuano a rappresentare “formidabili punti di incontro” con i nostri partner consolidati e con il trade, “che poi – sostiene – è il trait d’union con chi sceglie il nostro prodotto piuttosto che un altro, cioè il consumatore finale”. In più, l’export italiano del vino verso gli Usa potrebbe crescere a tassi intorno al 5 per cento annuo anche nel prossimo quadriennio, secondo uno studio condotto dalle Sace (la società del gruppo Cassa depositi e prestiti, di cui Marilisa Allegrini è consigliere) in collaborazione con Oxford Economics. Dunque, ecco la provocazione: “Qualcuno – dice – ha lanciato l’idea che Vinitaly, Vinexpo e Prowein, le tre più importanti fiere di settore, si mettano assieme per una grande manifestazione dedicata al trade in America, dove questa formula ancora non esiste. Potrebbe essere un’ipotesi…”

Già, potrebbe proprio essere un’ipotesi.