I vignaioli francesi fanno sul serio e scendono in piazza

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Qui da noi si raccolgono firme e si fanno comunicati in ordine sparso per auspicare modifiche normative da parte del ministero delle politiche agricole. In Francia invece i vignaioli scendono in piazza, a migliaia, per far valere le loro ragioni nei confronti dei candidati alle elezioni presidenziali. C’è una grossa differenza.

Lo leggo sulla Revue du Vin de France. È accaduto a Narbonne. Secondo le fonti della polizia i manifestanti erano 1500, a sentire gli organizzatori erano in 4000. Anche in Francia quando si tratta di manifestazioni di piazza le cifre sono ballerine, dunque. Sta di fatto che anche se fossero stati “solo” millecinquecento, be’, son sempre tantissimi, trattandosi di vignaioli provenienti tutti dal Midi, il sud della Francia, e più precisamente dai Pirenei Orientali, dal Gard, dall’Hérault, chiamati a raccolta dal Sindacato dei vigneron de l’Aude.

Con che cosa e con chi ce l’hanno? Con gli spagnoli, accusati di concorrenza sleale, come ho già scritto, e con i politici, che permettono agli spagnoli di invadere la grande distribuzione francese con vini stranieri “mascherati da vini francesi”.