Però poi il vino bisogna venderlo

repubblica_inchieste_240

Insomma, La Repubblica insiste: abbiamo fatto neri i francesi producendo più vino e dunque bisogna esser contenti. Io i miei dubbi li ho già espressi, sul fatto che sia davvero un bene dare simili annunci, basati oltretutto su delle stime, per quanto autorevoli. Però vedo che alla questione vino quelli della Repubblica hanno dedicato anche un’ampia inchiesta dal titolo “L’annata record del vino italiano“, e dunque hanno probabilmente ragione loro, che ne so.
Però in uno degli articoli del dossier c’è una frase che dovrebbe far riflettere il partito degli entusiasti.
La frase è contenuta in un pezzo di Jenner Meletti. Titolo euforico: “Francia battuta, siamo tornati campioni“. Svolgimento presso la cantina Ermete Medici, uno dei nomi importanti del mondo del Lambrusco.
L’incipit, in linea con le convinzioni del giornale, è questo: “Ovviamente la ‘buona notizia’ è arrivata anche qui, nella cantina Ermete Medici. Con una produzione di 48,9 milioni di ettolitri – dati ufficiali della Commissione europea – nella vendemmia 2015 l’Italia ha superato la Francia, ferma a 46,6 milioni e la Spagna, più lontana con 36,6 milioni. Insomma, il nostro paese taglia per primo il traguardo, che l’anno scorso era stato preso dai cugini di Oltralpe”.
Poi, però, ecco il passaggio importante. Dice: “Le facce, innanzitutto. Quelle di Giorgio e Alberto Medici (padre e figlio) sono perplesse. Ma come, primi in Europa e nel mondo, non è il caso di stappare una bottiglia?” E i due poi dicono il perché della loro perplessità: “Per noi produttori oggi la prima preoccupazione è questa: riusciremo a vendere tutto il vino che sta nascendo nei nostri tini?”
Ecco, ci siamo, la chiave di volta è questa. A voler essere per forza nazionalisti, ecco che si grida “evviva evviva abbiam battuto la Francia!”. Ma il vino poi bisogna venderlo, e se ce n’è davvero tanto si fa fatica. Soprattutto, dico io, se ce n’è tanto si fa fatica a mantenere i prezzi. E se poi ci si accorgesse che abbiamo celebrato la vendemmia record e invece magari così record non lo era, ci troveremmo ad averlo dovuto vendere a prezzi troppo bassi.