La prima verticale del Syrah di Podere Bellosguardo

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La prima verticale dei vini Podere Bellosguardo di Luca Miraglia si è tenuta a Cap’alice. Luca è un frequentatore assiduo dell’enosteria tipica napoletana ed è qui che ha voluto presentare alla città di Napoli il suo vino. Il suo Syrah partecipa da qualche anno alle fiere dei vini Fivi e Terre di Toscana dove ha suscitato molto interesse ed è ritenuto tra i migliori in Italia.

La cantina è nel vecchio podere di famiglia nell’alta valle del Casentino a Pratovecchio Stia, in un tipico casolare in stile toscano del 1700. È la casa di campagna dove la famiglia spende le vacanze estive da quattro generazioni. Gran parte del vigneto è formato da piante vecchie, tra i 70 e i 120 anni e sono su piede franco. Il vino ha iniziato a farlo il bisnonno di Luca per divertimento e per consumo personale. Avendo una certa sensibilità e competenza nel settore, Luca ha deciso di dare una chance a suoi vigneti puntando ad una piccola produzione di qualità. L’idea è quella di lasciar parlare il vino nel bicchiere, quindi di lavorare con molto rispetto e con l’intento di divertirsi. Anche se nel momento in cui si sceglie di essere un produttore vitivinicolo, cantina e vigneto diventano il centro focale della propria vita ed assorbono gran parte delle proprie energie.

Le annate del Syrah in degustazione sono 2011, 2012, 2013, 2014. A seguire in anteprima assoluta l’etichetta Pied Franc 2013 ed il passito. C’è stato molto interesse per la degustazione tanto che i posti di questo appuntamento di Storie di Vini e Vigne, alla quarta edizione, si sono esauriti quasi subito.

È vero che i vini assomigliano al loro produttore, in questi l’eleganza ed il garbo di Luca rappresentano certo il filo conduttore.

Syrah 2011, un esordio che ha mantenuto alta l’attenzione, delicato sia al naso che al palato, leggiadro nei profumi di viola, sottobosco, la trama è sottile, di velluto, con tannini molto discreti ed una certa vivacità espressa nella freschezza mai esuberante e ben in asse con il corpo del vino.

Esprime toni verdi e balsamici il millesimo 2012, ricalca l’idea di eleganza e scorrevolezza, frutto pieno di ciliegia, al palato è agile, un po’ caldo e trova il suo equilibrio e la piacevolezza nell’acidità che gradualmente incalza e dà energia al vino.

Con l’annata 2013 il Syrah Bellosguardo acquisisce sicurezza e piena espressività, un gran bel vino che certo si fa notare. Ampio e raffinato nei profumi, viola in apertura, poi ciliegia, rosmarino, liquirizia. Dinamico e scattante il sorso, sottile, di grande eleganza.

Conferma una certa continuità di stile l’annata 2014, il frutto è di mora, anche qui la viola fa da sottofondo, delicate le spezie. Il sorso dichiara energia e vivacità sulla spinta della freschezza mantenedo i tratti eleganti e sinuosi ritrovati in tutte le annate in degustazione.

Consapevole della preziosa risorsa rappresentata dalle vecchie vigne pre fillossera, Luca ha dato vita ad un’altra etichetta, Pied Franc ed in questa prima annata 2013 ritroviamo sangiovese all’80% e syrah al 20%. La verve esuberante del sangiovese si fa sentire, anche se i 120 anni delle piante hanno moderato notevolmente le sue spigolosità dando vita ad un rosso molto intrigante. Si potrebbe definire il vino della saggezza, quella che rende tutto estremamente affascinante e facilita il confronto. Cambia di continuo al naso, all’assaggio ha carattere, ritmo giocato tra freschezza, la trama tannica di gran razza, non invadente, e le rotondità incastrate con “saggezza”.

Alla presentazione dei vini ha partecipato anche Renato Miraglia, il figlio di Luca, la figura che rappresenta il futuro e la crescita della piccola azienda. Studia enologia ed è lui a raccontare il passito, il vino che più di ogni altro gli ricorda l’infanzia tra le vigne di famiglia ed i lunghi racconti del nonno a Podere Bellosguardo. Il metodo di produzione è quello del Vin Santo e si continua a vinificarlo sia con uve rosse che bianche. Ritroviamo una varietà a bacca bianca ormai rarissima, il crepolino, poi trebbiano, sangiovese, canaiolo e le viti sono tutte a piede franco. Ad avercene di questo passito in cantina.