Verso la libertà

fiori

Rientrava a casa con un mazzo di fiori che non mi dava mai personalmente. Mi ignorava. Lasciava il mazzo sul divano o sopra un mobile così che lo trovassi e ne restassi sorpresa. Ma era rabbia, l’emozione che provavo. Oppure era tristezza. Poche volte era felicità. Poiché il fiore veicolava vibrazioni di distacco, di possesso e noncuranza. Se mi fossi fermata al linguaggio dei fiori, sarei rimasta in trappola. La mia smania di andare oltre ha fatto di me una donna libera. La chiave che spalanca la porta alla libertà è nell’ascolto del proprio intuito.