Les Marnes, che evoca davvero la Languedoc

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Qualche giorno fa scrivevo di quella bella definizione che descrive il vino come “un viaggio attraverso il paesaggio”. A dire queste parole è stato Jean-Philippe Granier, direttore tecnico della denominazione della Languedoc, nonché produttore. Ora, siccome sono un po’ come san Tommaso e dunque mi piace sempre verificare se le parole e i fatti vadano in parallelo, sono andato alla ricerca di un vino di Mas Grianier, che è la cantina di Jean-Philippe Granier nella Languedoc e l’ho trovato su un sito di ecommerce francese. Due clic e il vino è arrivato.

Ordunque, il Coteaux du Languedoc Les Marnes 2015 di Mas Granier – questo è il vino in questione – è un bianco che sa sa il fatto suo. Fatto con il 70% di roussanne, il 20% di grenache blanc e il 10% di viognier, sfodera un accattivante profilo aromatico senza eccessi svenevoli o cedimenti alle sdolcinature. Anzi, è asciutto, scolpito. Il passaggio in legno della parte maggioritaria della cuvée un pochino si avverte, ma alla fin fine non fa che ampliare la complessità fruttata del vino, mettendo in maggior luce la pesca gialla matura con l’aggiunta di qualche gradevole traccia floreale, su cui si innestano memorie di mandorla.

Non c’è che dire, un bel vino, solare, molto mediterraneo e territoriale. Se siete stati in Languedoc, be’, ad assaggiare questo vino un po’ la riconoscereste.

Coteaux du Languedoc Les Marnes 2015 Mas Granier
(88/100)

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