A Venezia l’ombra è il nome del bicchiere di vino bevuto all’osteria, nel bàcaro. Come il gòto a Verona. Per me, sono parole che rappresentano una civiltà, quella del vino e della convivialità. Ora, le ombre venete diventano rosa, mica rosse come nel film di John Ford. Diventano rosa perché nella regione sempre più donne producono vino e bevono vino e insegnano il vino. Tant’è che quest’anno, per la prima voltà, è una donna anche il miglior sommelier del Veneto. Sommelier Ais, intendo.
Lei si chiama Francesca Penzo, fa parte della delegazione di Venezia dell’Associazione italiana sommelier e si era già classificata al secondo posto l’anno passato. Ora rappresenterà il Veneto nella finale nazionale che assegna il titolo di miglior sommelier italiano.
