Il primo luglio in libreria i miei “Esercizi spirituali”

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Il primo luglio arriva nelle librerie il mio libro “Esercizi spirituali per bevitori di vino“, Edizioni Ampelos. Raccoglie novanta riflessioni sulla mia idea del vino e della vita, anche perché il vino fa parte della mia vita e dentro di sé si porta dietro talmente tanta umanità che è impossibile parlarne senza meditare sul senso della nostra esistenza. Insomma, non è un manuale tecnico, e contiene perfino qualche stilla di eresia enologica. Tutti i capitoli – novanta, più uno introduttivo e un altro conclusivo – hanno a che fare con il vino, ruotano intorno al vino, ma non parlano solo di vino. Chi non avesse una libreria a portata di mano e volesse essere certo di ricevere il libro appena uscito, può preordinarlo sin d’ora on line su varie piattaforme, di cui fornisco i link qui sotto, in ordine alfabetico (cliccando su “clicca qui” si va direttamente alla pagina relativa al libro):

Man mano che si aggiungessero altre opportunità, avviserò. Intanto ringrazio per l’apprezzamento che ho ricevuto da parte di molti. Di seguito pubblico la scheda editoriale del libro, a mo’ di presentazione.

Generalmente, il vino è oggetto di manuali tecnici e di guide alla degustazione. È invece raro che costituisca la prospettiva lungo la quale interpretare i pensieri, le azioni degli esseri umani e le necessità dei loro corpi, delle anime e delle menti. La riscoperta dei contenuti emozionali e intellettuali – ossia “spirituali” – del bere e del vivere è l’obiettivo che Angelo Peretti propone al lettore attraverso novanta brevi “esercizi” mentali a cavallo tra narrativa e saggistica. Con una logica stringente e un’ironia dissacrante, l’autore aiuta a riconoscere e sfatare i luoghi comuni che si sono stratificati a tal punto da inibire il godimento libero, immediato e spontaneo del vino e della stessa vita. In particolare, le regole da iniziati e le pose ostentate da quei sedicenti intenditori, che si ergono a sacerdoti dell’enologia, vengono smantellate una ad una, restituendo al bevitore il piacere di un gesto naturale come il condividere un bicchiere di vino con le persone care.

Per accompagnare indistintamente il neofita e l’iniziato a riappropriarsi della dimensione genuina del bere, i novanta “esercizi” prendono spunto da romanzi, aneddoti, poesie, canzoni, interviste che hanno a che fare con tutt’altro rispetto al vino: si parla d’altro per parlare di vino, e viceversa. Inoltre, per chi poi volesse approfondire le proprie “esercitazioni” attraverso il calice, Peretti suggerisce per ciascun capitolo due vini, uno italiano e uno estero, coerenti con il contenuto narrato: la scelta si ripartisce fra etichette note e bottiglie meno conosciute, per un totale di centottanta vini.