Cari sondaggisti telefonici, così poco amati dalla gente, questa volta siete stati fortunati, avete chiamato la persona giusta.
Quasi speravo lo faceste.
Rispondere alla vostre domande è stato un piacere perché l’argomento trattato è una delle mie fonti di compagnia preferite: la Radio.
Per non sentirmi sola ho le amiche, il marito, la gatta, ma un posto speciale lo occupa lei, la Radio.
La sua presenza discreta e rassicurante è una dolce droga per le mie orecchie.
Ne sono dipendente fin da quando, una vita fa, Finardi le dedicò una canzone, e anche in vacanza non me ne separo.
E come si fa con certe medicine, ho una tabella oraria delle stazioni da assumere: quella al risveglio, quella dopo colazione e quella prima di cena.
Per il dopocena preferisco la televisione, si fa per dire, perché i miei canali tv preferiti sono quelli delle stazioni radio, che trasmettono i video datati e mi fanno ritornare ai bei tempi della gioventù.
Giusto per coricarmi con vent’anni di meno e un sorriso in più.
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BrunoAntonio
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