C’è una frequenza di limpida e luminosa fiducia, di pace e concretezza, sulla quale vorrei memorizzare tutti i pulsanti della mia radio interiore.
Quando la intercetto ci metto un attimo a riconoscerla, ma poi mi ci accomodo e sto. Non vorrei più lasciarla.
Le sue trasmissioni sono perfette.
Sono la musica di cui ho bisogno, le parole che sto cercando.
Anche le dediche mi calzano a pennello.
Peccato dover fare i conti con le interferenze che disturbano tanta meravigliosa connessione. Allontanarmi è un attimo. Appena me ne accorgo faccio un respiro profondo, saluto le intruse e torno a ruotare la manopola.
Lo so, prima o poi la ritroverò. Lei, al contrario di me, non scappa mai.