Gocce d’arcobaleno sulle pareti

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La mia casa ha diciotto finestre e per anni ne ho aperte neanche la metà. Quella vicino alle piante, quella della cucina, di camera e bagno e poche altre. I fine settimana qualcuna in più.

L’ho fatto per pigrizia, per riguardo verso vetri e infissi, perché il tempo trascorso tra le mura domestiche era poco. Tante scuse e tanta ombra dentro la mia casa.

Poi è arrivata una nuova amica e a quattro mani le finestre si aprono meglio, senza fatica e timori.

La mia casa ora risplende nel suo abito migliore. Gocce d’arcobaleno scorrono sulle pareti e la luce delicata della notte mi accarezza tra un sogno e l’altro.

Stamattina, spalancando gli ultimi scuri, mi sono illuminata anch’io.