“Cari i miei appassionati di vino, è tempo di occhiali colorati di rosé, perché questa signora in rosa è qui per rimanerci”. Lo dice l’edizione australiana dell’Huffington Post, che scrive che tempo dieci anni, e anche in Australia il vino rosato avrà supereto i bianchi nelle vendite. Peter Nixon, business manager per il settore dei fine wine alla Dan Murphy’s Australia, non ha dubbi: la tendenza in corso in Francia verrà replicata anche in terra australiana, e anche lì il rosé supererà di gran lunga il bianco. “Abbiamo parlato di rosé per alcuni anni – dice il manager australiano -, e adesso è sicuramente l’ora del decollo. Stiamo vedendo non solo un aumento delle vendite, ma anche di interesse. La gente parla di rosato e c’è in giro un vero e proprio livello di eccitazione al riguardo”.
Perché dovrebbe andare così bene in rosé in Australia? “Perché si adatta al nostro stile di vita”, sostiene.
Oh, ma mica tutto quello che è rosa va bene. “Le tipologie più chiare e più secche si stanno mostrando immensamente più popolari rispetto a quelle più scure e più dolci” dice l’Huffington Post.
Nixon agiunge che “c’è un certo sile che sta davvero decllando, ed è quello chiaro e fresco. È lì che c’è movimento. Talvolta si tratta di vini di colore ramato o di un rosa molto pallido, e sono generalmente molto secchi, secchissimi”, aggiungendo che “tendono a essere croccanti e freschi, e possono talvolta anche essere leggermente salati”. In più, “vanno particolarmente bene abbinati a un antipasto e al finger food, o serviti come aperitivo”.
Ecco, insomma, anche l’Australia è pronta all’esplosione del rosé.
L’Italia sonnecchia. Come sempre.