A volte l’acqua non basta, e neanche il sapone o una spazzola robusta. Ci vuole l’energia giusta, quella istintiva e un po’ arrabbiata, quella che dà vigore allo sfregare e potenza al getto che risciacqua.
Certe brutte sensazioni ci saltano addosso, si appiccicano come ciunghe* masticate e scrollarsele via è una lotta.
La pelle assorbe, è la sua natura, ma lo è anche proteggere. Povera pelle, quanto lavoro con una come me che va in giro nuda. Ma sto imparando a liberarmi da tutto ciò, e a ricoprirmi con un velo di profumata consapevolezza. Mi aiuterà a far scivolare via ciò che non voglio mi appartenga.
* ciunga è un termine dialettale veronese che sta per chewing gum