Mangiar bogóni alla Stella d’Italia

stella_italia_240

Nel dialetto veronese diconsi bogóni le lumache, quelle col guscio. I bogóni si mangiano. Il problema è che i posti dove si possono mangiare sono sempre di meno: non vanno di moda. Però in provincia di Verona un ristorante dedicato al culto del mangiar bogóni rimane. È la Stella d’Italia, a Pastrengo, la località delle celebre carica risorgimentale dei carabinieri a cavallo, in soccorso a re Carlo Alberto. Siamo nel primo entroterra del lago di Garda.
Il ristorante Stella d’Italia dà sulla piazza di Pastrengo. Un tempo qui era campagna, ci passava la strada e sulla strada c’era una locanda. Ai primi del Novecento la gestione venne assunta da Umberto Segattini. Poi il locale passò di mano, finché nel 1962 il figlio di Umberto, Giovanni Battista, detto Domenico, la riacquisì. Lui nel frattempo aveva fatto esperienza come maitre di sala in vari ristoranti europei. Pensò che la cucina a base di lumache gli avrebbe dato visibilità. Pensò correttamente.
Con gli anni Novanta si fa avanti il tempo di un altro Umberto Segattini: figlio di Giovanni Battista, porta il nome del nonno. E lui continua la tradizione di famiglia.
Certo, oggi non si mangiano solo lumache alla Stella d’Italia, ma la gente continua ad andarci soprattutto per queste.
Io mi sono pappato la zuppa di lumache e le lumache in guazzetto, entrambe ben fatte digeribilissime. Ma le lumache ci sono anche come farcitura dei ravioli o nella classica preparazione alla bourguignonne.
Nel menù, poi, si trovano altre proposte che hanno a che fare con il territorio. Tipo: il luccio in salsa (buono, coi peperoni in agrodolce serviti a parte), il risotto con gli asparagi (in stagione, ovvio), il carpaccio con il tartufo, il coniglio in umido.
Ristorante Stella d’Italia – piazza Carlo Alberto, 25 – Pastrengo (Verona) – tel. 045 7170034

In questo articolo