Maledetto d’un tappo

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La ’95 è l’annata che ha portato in auge questo 3ème cru classe di Saint-Estèphe, Château Calon Ségur. Fu tra gli altri Robert Parker a decretarne il ritrovato successo, in virtù di uno stile più concentrato e massiccio. La bottiglia che ho aperto forse non aveva un tappo memorabile e questo credo abbia inficiato ampiamente la degustazione. Qui è il cabernet sauvignon a dominare il dibattito, e lo si intuisce per la lentezza con la quale il vino si svela. Il naso propone aromi di una certa finezza come fiori, cedro e mirtilli molto maturi. È al palato invece che il vino sembra imballarsi, complice appunto il maledetto tappo. Il legno c’è, non lo si può ignorare, ma è di qualità. Non ha una grande lunghezza e il finale si incarta tra i tannini e l’alcol. Peccato, ma per fortuna ho un’altra bottiglia che non tarderò ad aprire. Non del tutto convincente.

Saint-Estèphe 1995 Château Calon Ségur
(85/100)